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Cos’è il fumo di tabacco
Il tabacco è una pianta erbacea con grandi foglie della famiglia delle solanacee, importata dopo la scoperta dell’America. Per molti secoli il suo uso fu osteggiato e punito in molti paesi di tutti i continenti. Solo nella fine del 1800 iniziò la produzione di sigarette con macchine industriali;  ma la grande diffusione si è registrata tra e due guerre mondiali.
Il fumo di tabacco è una miscela di sostanze gassose e polveri che originano dalla combustione delle foglie della pianta, confezionate prevalentemente in forma di sigarette e sigari. Le polveri sono molto fini e raggiungono facilmente bronchioli e alveoli polmonari.

Gli ingredienti del fumo di tabacco
Il fumo contiene oltre 4000 sostanze, di cui la metà si forma con la combustione; tra queste 4 gruppi in particolare sono i più dannosi per la salute: nicotina, monossido di carbonio, irritanti e ossidanti, cancerogeni.
Una volta accesa, la sigaretta produce oltre 70 cancerogeni, tra cui le nitrosammine tabacco-specifiche, gli idrocarburi policiclici aromatici, polonio-210, arsenico, benzene, berillio, cadmio, cromo, ossido di etilene, nichel, cloruro di vinile. Produce inoltre sostanze irritanti come l’acroleina e veleni come il monossido di carbonio, responsabile dei problemi cardiovascolari dei fumatori.

L’elenco dei prodotti è per normativa pubblicato on line e consultabile sul sito  del Ministero della Salute www.ingredientiprodottideltabacco.it

Una volta spento più o meno bene, il mozzicone viene rilasciato nell’ambiente e diventa un problema. In Italia ogni anno vengono gettati dai 60 ai 70 miliardi di mozziconi. Contengono nicotina, polonio-210 e altre sostanze tossiche. Le cicche rappresentano il 40% dei rifiuti raccolti nel mare Mediterraneo.

I danni alla salute
Il consumo di tabacco (tabagismo) a livello mondiale è uno dei maggiori fattori di rischio nello sviluppo di patologie neoplastiche, cardiovascolari e respiratorie; secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) il fumo di tabacco è la seconda causa di morte nel mondo e la principale causa di morte evitabile.
Oltre ai tumori come quello del polmone, laringe, esofago, vescica, utero, reni, pancreas e stomaco, nonché alcuni tipi di leucemia negli adulti, il fumo è il principale fattore di rischio per altre malattie respiratorie  (broncopneumopatia cronica ostruttiva,  tosse cronica, asma, … e rischio cardiovascolari (coronaropatia, ipertensione, ictus, infarto, …).
Nei fumatori si registra l’aumento della frequenza dei disturbi dell’erezione, e nel liquido spermatico qualità e densità ridotta ed un aumento del numero dei leucociti.
Le fumatrici hanno un’incidenza più elevata di sterilità e un aumentato rischio di gravidanze tubariche, di aborti spontanei, parti prematuri, rottura precoce delle membrane fetali, placenta previa e distacco prematuro della placenta.

Il fumo passivo
Il non fumatore esposto al fumo di tabacco di altri, presenta un rischio aumentato del 20-30% di tumore del polmone ed un rischio aumentato del 25-30% di ammalarsi di malattia cardiaca coronarica.
Il fumo passivo inoltre determina riacutizzazioni e insorgenza di asma, polmoniti e bronchiti in adulti e bambini.
Uno degli effetti inattesi dell’introduzione nel 2005 del divieto di fumo nei locali pubblici e nei luoghi di lavoro è stata la riduzione di circa 3.000 ricoveri l’anno per infarto (4%) nel 2005 e nel 2006 in Italia. Questo effetto è legato alla riduzione della popolazione esposta a fumo passivo nei locali pubblici e nei luoghi di lavoro in virtù del divieto di fumo.

Il fumo di terza mano
È un insieme di composti che permane a lungo nell’ambiente chiuso, sui tessuti, arredi, vestiti; si mischiano con altri inquinanti dell’aria e danno origine a sostanze in alcuni casi cancerogene.
Bambini e anziani sono particolarmente vulnerabili.

Approfondimenti
Sul sito del Ministero della salute

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