Scegli la sicurezza per te e per gli altri
L’alcol è è uno dei principali fattori di rischio per la salute, poiché è una sostanza tossica, potenzialmente cancerogena con una elevata capacità di indurre dipendenza; in particolari contesti lavorativi, l’interazione con solventi, pesticidi, metalli ed altri fattori quali rumore, basse temperature e stanchezza, aumenta il rischio di sviluppare malattie professionali.
Bere è un comportamento individuale e familiare, ma è necessario essere consapevoli che rappresenta comunque un rischio per la propria salute, per quella dei nostri familiari e anche dei nostri colleghi di lavoro.

Condizioni professionali che favoriscono il consumo di alcol
Ci sono alcune professioni che possono favorire l’uso di alcol, ad esempio attività lavorative che comportano prolungati sforzi fisici, esposizione a polveri o fumi, che prevedono frequenti situazioni di intrattenimento (rappresentanti, venditori, baristi, ristoratori), oppure professioni monotone, ripetitive, eccessivamente meccanicizzate o con bassi livelli di responsabilizzazione.
L’interazione fra bevande alcoliche e altre sostanze utilizzate, in particolari situazioni  lavorative, aumentano il rischio di malattie professionali.
L’alcol può esporre a forti rischi di incidenti o infortuni, anche in conseguenza ad un singolo o occasionale episodio di consumo, spesso erroneamente valutato come non rischioso per la salute.

L’Organizzazione Internazionale per il Lavoro (ILO) afferma che il 10-12% di tutti i lavoratori con età maggiore di 16 anni ha problemi legati all’abuso o alla dipendenza da alcol.
Una recente ricerca dell’Associazione Dirigenti Risorse Umane (GIDP-HRD) stima che il 45% dei manager presenta un abuso occasionale o continuativo di alcol.
Per quanto riguarda il rischio di incidenti stradali a seguito dell’assunzione di alcolici, questa tipologia di incidente rappresenta più dell’11% dei circa 940.000 infortuni sul lavoro all’anno in Italia.
Questi possono essere legati sia al percorso casa-lavoro (infortunio “in itinere”), che a spostamenti nell’ambito dell’orario di lavoro.

Norme che regolano il consumo di alcolici nei luoghi di lavoro
In tema “lavoro e assunzione di alcol” esistono norme che, attraverso l’applicazione dell’articolo 32 della Costituzione italiana, permettono di valutare una eventuale assunzione di sostanze alcoliche in rapporto a diversi momenti della vita lavorativa.
Costituzione della Repubblica Italiana, 1 gennaio 1948:

  • articolo 13: La libertà individuale è inviolabile (…)
  • articolo 32: (…) Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge (…)

In particolare, lo Stato, per specifiche categorie di lavoratori, ha formulato leggi, sia in relazione all’idoneità all’assunzione che in previsione di sanzioni (fino al licenziamento) una volta che l’assunzione sia già avvenuta, qualora si verifichino problemi e patologie alcolcorrelate.

Le leggi dello Stato prevedono inidoneità all’assunzione o sanzioni, fino al licenziamento, per le eseguenti categorie:

  • Arma dei Carabinieri – Polizia di Stato – Forze armate – Corpo di polizia penitenziaria
  • Corpo forestale dello Stato – Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco – Polizia mineraria
  • Personale di regioni e degli enti pubblici non economici da esse dipendenti, dei comuni, delle province, delle comunità montane e loro consorzi – Ente Autonomo delle Ferrovie dello Stato
  • Licenza o abilitazione degli esercenti arti ausiliarie delle professioni sanitarie
  • Insediamento e attività dei pubblici esercizi
  • Inabilità al pilotaggio – Idoneità della gente di mare  – Regolamento per la navigazione interna, norme sulla navigazione da diporto – Abilitazione per la circolazione dei motoscafi e delle imbarcazioni a motore
  • Abilitazione operazioni relative all’impiego di gas tossici
  • Abilitazione alla condotta di generatori a vapore
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